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sabato 20 aprile 2024


INTELLIGENZA ARTIFICIALE


E’ indiscutibilmente l’argomento top del giorno: l’intelligenza artificiale, ovvero, l’alter ego di quella umana, ma che è comunque sempre umana, dal momento che essa è frutto dell’ingegno umano. Perché, l’intelligenza artificiale altro non è che un software, evoluto e sofisticato quanto volete, ma sempre di matrice umana, in quanto creata dall’Uomo. Questa novità è, ora, al centro di dibattiti infuocati fra i progressisti, che accettano di buon grado qualunque innovazione tecnologica, e i conservatori, i quali vedono tale innovazione quasi come il diavolo, portatrice di sciagure fra cui la diminuzione piuttosto pesante di posti di lavoro, ipotesi non  da scartare.

In cosa consiste l’intelligenza artificiale e cosa fa per meritarsi elogi, ma anche improperi e imprecazioni che arrivano fino in cielo?

L’intelligenza artificiale, cosi come è stata creata e implementata, è un programma in grado di svolgere un numero piuttosto alto di compiti fra i quali scrivere testi e generare immagini di un buon livello, scalzando gli autori di tali opere, forse anche svalutandole, togliendo loro l’originalità e l’estro artistico naturale di chi le ha prodotte. Almeno questa è l’opinione dei detrattori dell’IA.

Ma si sta rivelando una manna dal cielo per chi scrive e traffica con le immagini, alleggerendo di molto il lavoro. L’IA riassume, traduce e fornisce idee, nonché spunti a chi è a corto di questi ultimi per comporre testi da pubblicare in breve tempo, sollevandolo dal dover pensare a cosa scrivere, e aiuta a comporre opere figurative, aggiungendo o sottraendo elementi secondo la volontà e l’idea del creatore. Mica da ridere se un pubblicitario deve inventare uno slogan, uno spot o una locandina per il prodotto da lanciare sul mercato, o uno scrittore si trova a dover scrivere un articolo, racconto, romanzo o poesia che deve mandare ad una casa editrice o a un giornale! Vista con questa ottica, l’IA è una benedizione che risolve molte situazioni critiche ma …. Ecco che arriva il “ma”! L’uso massiccio e continuo dell’IA atrofizza i neuroni? Il rischio sussiste. Adoperare spesso l’IA potrebbe, in effetti, impigrire il cervello arrivando a inibire il pensiero. E non è nemmeno tanto difficile da stanare.

Le differenze fra un testo e un’immagine creati da un cervello artificiale e gli stessi, prodotti da neuroni umani ci sono e, se si cerca con attenzione, è facile trovarle. Questi ultimi, pur ben realizzati, mostrano scarsa personalità. Un testo uscito da un software di IA è ben esposto, corretto nella grammatica e nella sintassi, ma risulta senz’anima, carente del guizzo stilistico, dell’impronta dell’autore, anonimo, senza carattere. Un’immagine creata con l’IA ha meno dettagli di un’immagine scattata anche da un semplice smartphone. Insomma, un prodotto dell’IA, pur di buona fattura, NON E’uguale al suo gemello creato da mente umana. Tuttavia, in circostanze normali, assenti da premura, l’intelligenza artificiale torna utile e giocarci è divertente.

Torniamo a bomba. L’IA toglierà lavoro? Beh, temo di si. Molti mestieri che si fondano sull’utilizzo della tecnologia corrono il pericolo di venir cancellati insieme con chi li svolge o, almeno, vedranno una drastica riduzione nel numero di esseri umani impiegati in quelle mansioni, sostituiti dalle macchine. Qualcuno sostiene che l’IA creerà nuovi mestieri; può darsi, ma questi ultimi saranno appannaggio solo di chi è abile e competente in materia informatica ed elettronica. Gli altri si troveranno di fronte ad un bivio: adeguarsi o restare disoccupati.

Ci sono, però, mestieri che ancora implicano l’uso delle mani e del corpo; mestieri che un macchina o un robot non potranno mai compiere al posto dell’Uomo. E sono i mestieri che comportano coinvolgimenti emotivi e sentimenti. Per fortuna ce ne sono ancora, ma ormai non sono più molti.

Autori di romanzi di fantascienza e registi di film si sono sbizzarriti nel tempo a prefigurare nelle loro opere scenari apocalittici di un pianeta Terra dominato dalle creazioni meccaniche che schiavizzano gli umani. E’ possibile? Non lo sappiamo, ma tali opere sono, in ogni caso, un monito molto chiaro: la tecnologia è bella e comoda fino a che l’Uomo sarà in grado e sarà consapevole di dominarla e non farsi dominare da essa. Sarà anche una frase fatta, sarà retorica, ma contiene un buon fondo di verità.

Alla prossima.

giovedì 29 dicembre 2022

BISOGNA CAMBIARE TUTTO PER NON CAMBIARE NULLA

 


Sono mesi che non scrivo su questa pagina, è vero ma, d'abitudine, non scrivo e non parlo se non ho niente da dire. Non mi piace parlare e scrivere a vanvera, tanto per farlo.

Riassunto della situazione: la pandemia Co.Vid NON è finita, ma ciò che gira adesso non può essere propriamente definito Co.Vid. E' qualcosa dentro cui sono rimaste vaghe tracce del primate, ma non è più l'originale, infatti ora la malattia è molto meno grave e da essa si guarisce abbastanza in fretta con comunissima Aspirina. 

Si parla ancora di vaccini, ma con meno insistenza, meno entusiasmo, meno paura, meno integralismo. Tuttavia, sono state omesse informazioni molto importanti al riguardo. I no-vax hanno tuonato per mesi contro i vaccini, reputandoli responsabili di gravi effetti collaterali avversi. Nessuno, se non pochissimi, per vie non convenzionali, ha menzionato il sistema immunitario individuale, vero responsabile degli effetti indesiderati, in quanto reagente, a volte, in maniera anomala ad azioni esterne come vaccinazioni o assunzioni di farmaci (sistema immunitario iper(re)attivo). Nessuno ha avvisato che in presenza di allergie è meglio non vaccinarsi per non incorrere nel rischio di ulteriori drammatici effetti collaterali. La gente, impaurita più dalle minacce governativc che dai veri disastri sanitari, ha obbedito agli ordini, lasciandosi iniettare ben tre dosi di vaccini nell'arco di un anno, roba da ammazzare un elefante. Ora qualcuno comincia ad accusare strani disturbi e a domandarsi cosa gli/le stia succedendo. 

Quando il sistema immunitario funziona oltre misura può attaccare tessuti o organi del corpo considerandoli estranei, come fossero stati trapiantati, reagendo con il rigetto. Meditate, gente! Meditate.

Ma al di là dei pasticci sanitari, il CoVid non ha operato il miracolo che forse tanti si aspettavano e cioè un cambiamento della razza umana. "Da questa esperienza usciremo migliori" si sentiva dire in giro un paio di ani fa. Ora non si sente più.

Il cambiamento c'è stato, ma in peggio. E' stato come se il CoVid avesse strappato dall'animo umano i peggiori istinti che l' Uomo covava in sé da sempre, trattenendoli per buona creanza e non scatenare conflitti. E invece i conflitti sono scoppiati e non solo quelli combattuti con le armi. 

La pazienza è morta cedendo il posto all' insofferenza. Le persone non si sopportano più. L'intolleranza e l' aggressività sembrano aver preso il sopravvento. Colpa dei vari lockdown che ci hanno costretto per mesi fra le nostre mura domestiche, magari in forzata compagnia sgradevole? Forse. O era qualcosa che bolliva in pentola già da un po' ed è esplosa?

Concludo definitivamente questa disquisizione e l'argomento collegato, con un'amara considerazione.

Per alcuni mesi è parso che, in un certo qual modo, la giustizia nel mondo del lavoro stesse per celebrare il suo trionfo. Grazie al Reddito di Cittadinanza i tronfi e spocchiosi imprenditori, soprattutto nel comparto della ricettività turistica, avevano le mani nei capelli per non trovare più gli schiavi che lavoravano 12-14 ore al giorno nei loro esercizi commerciali a 5-600 euro al mese, preferendo ovviamente godersi il riposo sul divano con 700 euro. Il sogno è durato poco, infranto dal nuovo governo, filo-imprenditoriale, che intende abolire il Reddito di Cittadinanza per poter ristabilire lo schiavismo. Che peccato ! Credevo che l'evoluzione della specie fosse in atto, invece no! E' in atto una perniciosa involuzione che ci riporterà indietro di secoli.

Fine del discorso.

Dal prossimo post parlerò d'altro.

venerdì 11 febbraio 2022

VACCINI: FUNZIONANO?

 


 

VACCINI: UNA STORIA TRAVAGLIATA

 

Tengo a precisare che:

1)    NON SONO NO – VAX. I vaccini hanno salvato l’ umanità da flagelli sanitari ben più seri del Covid 19;

2)    Non sono medico, virologa, immunologa, infettivologia, non ho la verità in tasca, niente di ciò ma …. credo di avere qualche titolo per trattare l'argomento.


Ci meravigliamo che i vaccini in circolazione non abbiano sortito gli effetti sperati? Cosa c’ è da stupirsi? Se andiamo a spulciare la storia e la letteratura medica scopriamo che quasi tutti i vaccini, inoculatici nella nostra vita, hanno un passato tribolatissimo, caratterizzato da studi, prove, esperimenti e tant’ altro, spesso falliti, ritentati e di nuovo falliti. Non tutte le ciambelle escono col buco, subito, e i vaccini, come anche alcuni farmaci, non sono esenti da topiche clamorose. 


Il punto grave, in tutto ciò che stiamo vivendo, è che nessuno lo ha detto e nessuno lo dice, per primi chi dovrebbe dirlo, cioè, i medici specialisti della tematica. E noi, ora, siamo costretti a subire prodotti messi in piedi alla bell’ e meglio, in pochi mesi,  quando alcuni vaccini hanno attraversato una decade prima di dimostrarsi efficaci, seminando, nel frattempo, una buona quantità di cadaveri o esseri umani segnati per sempre da effetti collaterali micidiali.


Quando la generazione anni ’50 . ’60 ha ricevuto i vaccini classici: anti-vaiolo (l’unico vaccino che, nella storia medica del ramo, pare abbia funzionato subito), anti-difterite, polio, eccetera, tali medicamenti circolavano già da diversi anni, sperimentati e testati quanto bastava per testimoniare un’ alta percentuale di successo nel prevenire malattie altrimenti mortali. E questi? Dopo tre dosi, ci si infetta ugualmente. Il Covid 19, versione Omicron, se ne frega del vaccino e passa oltre. Però, si sente dire spesso dai pro-vax, chi è vaccinato non muore, o non finisce all’ ospedale. Grande svolta!


Mai sentito prima che i vaccinati di vaiolo o della difterite abbiano contratto il morbo combattuto dal vaccino, una volta che questo è "entrato a regime". Almeno che io sappia.

Ovviamente al termine di tutti gli studi e sperimentazioni condotti nel caso.

Per saperne di più su un tema attuale e assai scottante.

 

 

 

 

venerdì 11 giugno 2021

COMPLOTTI E COMPLOTTISTI

 CI VOGLIONO TUTTI MORTI?

Riflessione semi-seria 

su ciò che sta avvenendo 

in questi ultimi mesi


Più passa il tempo, meno i conti mi tornano, Su cosa? IL Covid.

La versione che corre di bocca in bocca sussurra un possibile complotto.

1) Il Covid è un virus creato intenzionalmente in un laboratorio della lontana provincia cinese di Wuhan ed è stato in seguito diffuso, sempre con intenzione, nel mondo per … svuotare il pianeta? Se cosi fosse, chi ha ideato questo piano assassino non ha effettuato buoni calcoli.

Il virus è circolato rapidamente fra gli abitanti del globo ed ha infettato un sacco di gente, ma i morti sono solo 3 milioni e rotti, pochi a confronto dei quasi 8 miliardi di esseri umani che calpestano il suolo della Terra. Dunque? Se qualcuno, ai piani alti, voleva più spazio intorno a sé non ha valutato correttamente le conseguenze, pertanto possiamo pensare che, forse, l’ intento non era quello di far largo sulla tormentata superficie terrestre. Ma se l’ intento non era la strage, per cosa è stato sparso il virus in giro? O è stato solo un caso?

 

2 ) In questi ultimi due anni in cui il Covid è stato protagonista della scena mondiale  la comune influenza che ci teneva compagnia per tutto l’inverno, tutti gli anni, sembra essere scomparsa dalle nostre vite per cedere lo scettro al Coronavirus senza sapere che il ceppo originario è lo stesso. Anche il virus della comune influenza pare appartenere alla stessa famiglia; il Covid è solo un po’ più pesante. Infatti, sfocia spesso in una polmonite, cosa che accade anche con la comune influenza soltanto se questa viene trascurata dal malato.

Il Covid può essere curato? Certo! Sono stati trovati i farmaci ad hoc e, dopo i primi mesi di panico assoluto, alla fine di una teoria di decessi, i colpiti han cominciato a guarire permettendo ai sani di tirare un sospiro di sollievo. Il Covid non uccide! Se ci si ammala, se ne esce; un po’ acciaccati, ma se ne esce. Il Covid non è mortale. Non solo. Diversamente da come è stato fatto credere, non è neppure facile contrarlo. Non è trasmesso da uno starnuto o un colpo di tosse, bensì in determinate condizioni e situazione. Ma questo viene taciuto. La gente DEVE aver paura di ammalarsi, quindi, tutti chiusi in casa e, fuori, indossando sempre una mascherina di protezione il che è, comunque, una saggia misura preventiva contro il rafforzarsi del contagio e contro l' inquinamento atmosferico. Il resto è leggibile su altri miei post sottostanti.

 

3).  Se chi, ai piani alti, voleva il genocidio non avrebbe consentito l’ impiego dei vaccini, lasciando, al contrario, i propri simili morire come mosche. Invece è arrivato il vaccino, anzi! I vaccini! Già, perché, ritornando ai tempi della nostra giovinezza, ricordando quelli a cui ci sottoponevamo per poter frequentare la scuola, di vaccini ce n’era uno solo per ogni malattia, o gruppo di malattie: il famoso trivalente (difterite, tetano, ipertosse), vaiolo e polio. Non c’erano Astrazeneca, Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson. Non ricordo nemmeno se avessero un nome. Forse lo avevano ma, all’ epoca, non ci siamo mai preoccupati di saperlo. Il vaccino prendeva in prestito il nome della malattia che combatteva.

 

4) Il Covid è partito dalla Cina ed è stato diffuso per motivi politici. Lo scopo è di imporre il Comunismo nel mondo. Questa è enorme! L’umanità si dovrebbe piegare ad un governo totalitario, di tipo popolare, con la paura di morire per un virus? Che fantasia!

 

5) Il Covid è stato sparso nel mondo per favorire, in un secondo tempo, la produzione e la diffusione dei vaccini attraverso i quali viene iniettato anche un microchip il cui utilizzo è mirato ad un più facile controllo generale delle masse. In poche, altre, parole povere, grazie al microchip, il gruppo ai piani alti può conoscere i fatti nostri e indirizzarci verso usi, costumi, consumi e prodotti definiti,  privandoci pian piano della nostra capacità di scelta. Anche questa non è male! Ma nel delirio qualcosa di vero c’è, però non è nel vaccino. Non è solamente li. Il controllo globale delle masse, se è in funzione, è stato applicato già nell’ averci indotto ad un più intenso utilizzo della tecnologia promuovendo il remote working, didattica a distanza, videoconferenze e tutte le attività da svolgere in rete, metodo indubbiamente efficace per sapere cosa facciamo ogni istante della nostra vita. E via complottando.

Cosa fare per evitare di diventare trasparenti ad occhi indiscreti? Spegnere tutti i dispositivi che aprono le nostre porte alla realtà virtuale e tenerli spenti per sempre? Basterebbe? Se con una piccola, veloce iniezione veniamo marchiati, non credo proprio. Sempre che tutto ciò sia vero.

 

6) Oltre a morire – prima – di Covid 19, ora la gente muore anche a causa del vaccino contro il virus. I vaccini sono pericolosi. I vaccini sono velenosi. Provocano effetti collaterali devastanti, talvolta letali. Allora ai piani alti la volontà è solo quella di uccidere tutti, o almeno molti, senza eccessiva fretta, per lasciar credere altro alle potenziali vittime dell’ecatombe. Infatti, in aggiunta agli effetti collaterali dannosi, l’ ultima scoperta è che sono stati compiuti errori nella fase pratica di somministrazione del vaccino. Ogni flacone di esso dovrebbe essere impiegato per vaccinare 4, 5 persone mentre invece è “sparato” ad una sola. Ti credo che poi i vaccinati stanno male o muoiono! Ma anche questo è un caso? O l’errore è voluto per ampliare il parterre dell’ eccidio?

Insomma, il campo delle ipotesi sull’ invasione del Covid 19 è vastissimo e ci si può divertire in tutti i modi a costruire intere metropoli di supposizioni su come qualcuno vuole, e sta riuscendo, a renderci la vita difficile.

lunedì 7 giugno 2021

UNA BELLA SODDISFAZIONE

 NON TUTTO IL MALE VIEN PER NUOCERE ...


Si dice che non tutto il male viene sempre per nuocere ed è vero, specie in questo ultimo periodo, concomitante con la pandemia di Covid. 


Cos'ha portato di buono la pandemia? L'emergere di un fenomeno odioso qual è lo sfruttamento nel lavoro che, ovviamente, non è di oggi, bensì di sempre, ma che l'epidemia sembra aver ripescato dal fondo del mare o di un lago melmoso. Cosa ne ha provocato il decisivo affioramento? 

Il Reddito di Cittadinanza.


Riassunto delle puntate precedenti (è necessario che ripeta tutto? In rete si trova molto sull' argomento, anche nei dettagli).


Il RdC è un provvedimento anti-povertà, voluto e varato dal Movimento 5 Stelle un paio di anni orsono (2019) per ridare fiato a chi fiato non aveva più avendo oltrepassato di molto l'ultimo buco della cinghia, stretto dalla morsa della crisi economica che, in svariati casi, aveva tolto il necessario non per vivere ma per sopravvivere. 


Come funziona, in soldoni, il Reddito.


Il Reddito è una somma variabile secondo l'ISEE, erogata mensilmente per un periodo massimo di 18 mesi, rinnovabile, che serve ad affrontare le spese consuete della vita quotidiana: affitto, utenze e alimenti più qualche extra rientrante nel normale come abiti, scarpe, ma anche dispositivi per un minimo di comfort tipo gli elettrodomestici, o telefoni e computer per lavoro ed altro.

Contropartita: il percettore del Reddito si dovrebbe, di suo, impegnare nel procurarsi un' occupazione o, quanto meno, rientrare nel mondo lavorativo.

Come? Attraverso i Centri per l'Impiego, chiedendo consulenza e aiuto ai Navigators, fantomatiche figure professionali che, al momento, paiono navigare in alto mare, in acque tumultuose, e che sono comunque poco visibili e operative (tuttavia, per fare poco e niente, prendono €1.600-1.800 al mese).


Cosa è accaduto dopo e cosa sta accadendo.


Oltre ad uccidere le persone, il Covid ha finito con l'uccidere pure l'economia già in stato comatoso. Tanta gente ha perso il proprio lavoro ed è diventato difficile, talvolta impossibile, trovarne un altro. 

Il Reddito è andato incontro a questa situazione dando respiro a chi è rimasto letteralmente con le tasche vuote ma… è ora accusato di essere la causa primaria di un impigrimento da parte dei percettori di tale vantaggio, che sembra non vogliano più lavorare adagiandosi nella comodità di ricevere quella somma mensile non altissima, tuttavia sufficiente per campare senza affaticarsi troppo. Vero? Forse, ma qui sta il punto.


Vale la pena sfiancarsi di lavoro 12, 14 ore al giorno per la stessa cifra? Sì, se non ci sono alternative per guadagnarsi il pane quotidiano, no, se questo pane è reperibile senza grandi sforzi. 

Morale della favola: un buon numero di imprenditori appartenenti alle categorie di servizi al pubblico, specie ristorazione, si stanno disperando per l'improvvisa assenza di personale adibito a questo scopo. Motivo? Alla prospettiva di 6-700 euro al mese, pattuiti - e a volte neanche ricevuti -  per 10-12-14 ore giornaliere di corse frenetiche fra i tavoli di bar e ristoranti, molti hanno preferito restare a casa e godersi il Reddito. E non solo al Sud Italia.

A pari cifra perché ammazzarsi di fatica? È un incitamento al dolce far nulla? No. È un messaggio chiaro a chi offre lavoro: il lavoratore VA PAGATO! Non è un lusso, è un diritto. Se poi il lavoratore non lavora, è un altro paio di maniche e sono fatti suoi. 


Il Reddito ammonta ad un massimo di € 780 a persona, dunque, chi offre lavoro ad un percettore di questa somma deve, per legge, proporre almeno il 10% in più della cifra ricevuta dall' INPS, diversamente, il beneficiario del Reddito può rifiutare la proposta. 


Dopo il varo del lavoro a distanza, questa è stata la maggior soddisfazione che ho provato in questi ultimi due anni. 

Grazie,  Covid 19! 


lunedì 15 marzo 2021

SMART WORKING, 2° CAPITOLO. Si fa sul serio.

 SMART WORKING

O MEGLIO, 

REMOTE WORKING

(segreti e regole)



Sarò breve.
Non torno a parlare dello SMART WORKING, avendo già trattato l'argomento in posts precedenti (scendere di qualche pagina), ma fornisco alcune info sulle regole che dovrebbero tutelarlo e tutelare i lavoratori  operanti in questa modalità, poiché sempre di lavoro si parla, dunque, va regolamentato. 
Eccole qua 

Anteprima
- Lo smart working e/o il remote working è accordato su base volontaria, con l' eventuale datore di lavoro;
- allo/la smart worker - e/o remote worker vengono riconosciute pause di 15 minuti ogni due ore; 
- non ha l' obbligo di disponibilità continuata anche fuori orario;
- ha la copertura sanitaria ed assicurativa;
- ha il diritto di lavorare in ambiente sano, con comfort e dispositivi adatti al lavoro;
- ha il dovere di lavorare;
- sugli straordinari, c' è qualcosa da rivedere.

CI RISIAMO !



 COVID 19 - 2, la vendetta:

RIFLESSIONI


Dopo aver colorato l'Italia in bianco, giallo, arancione e rosso per distinguere le regioni secondo il RT (percentuale contagi), motivi arcani hanno gettato una bella secchiata di rosso su quasi tutta la penisola etichettandola come nazione ad alto rischio Covid. Perché? Boh? Soprattutto: come mai, per esempio, da giallo, il Lazio è stato tinto di rosso nel giro di pochi giorni? 


Rumors sussurrano errori di calcolo o mancati aggiornamenti nei dati. In parole povere, chi di dovere si è basato su dati di due settimane prima.

Ma potrebbe essere altro.

Sta di fatto che molti italiani si trovano di nuovo a relegarsi in casa per almeno tre settimane, Pasqua inclusa, con le ormai note conseguenze: per molti, ovvero: niente lavoro, niente soldi. D' accordo, ci sono i bonus, ma i soldi non entrano in tasca o in banca, il giorno dopo. 


Alcuni aspettano la cassa integrazione dallo scorso anno. Sì sa che in Italia i tempi d'attesa per ottenere un diritto sono biblici. 

Ma il punto non è questo.

Non è solo questo. 

Pausa lockdown: tre settimane.


L' anno scorso la pausa durò due mesi al termine dei quali la curva dei contagi sembrava essersi spianata, ma non del tutto. 

L'estate parve sistemare le cose illudendoci di essere usciti dal pericolo. Neanche per sogno! 

A settembre, ritornati al lavoro, riaperte le scuole, il Covid è riesploso più vispo di prima costringendo il Governo a riapplicare restrizioni anti-pandemia. Non solo non sono servite ma il virus, come ogni buon virus che sia rispettato, ha procreato, partorendo varianti sparse nel globo: inglese, brasiliana, nigeriana & Co. Risultato: riecco il lockdown! Basteranno tre settimane?


No. Ora c' è il vaccino, anzi! Varie edizioni di vaccini, prodotte in vari paesi del mondo tra cui anche l' Italia. Saranno efficaci? Forse. Al momento, le notizie sono focalizzate sugli effetti collaterali, ingigantite dai no-vax, cioè coloro che "non mi vaccino neanche sotto tortura!" per principio, perché sono, in ogni caso, contrari alla sola idea del vaccinarsi, indipendentemente dalla situazione, chiusi a riccio nel guscio del loro egoismo.


Tuttavia, al di là di queste convinzioni, giuste o sbagliate che siano, la questione è un' altra: chi ha qualche anno (nato dopo la Guerra e oltre) ricorderà senz'altro la famosa tri-valente, vaccino contro vaiolo, difterite e tetano, oppure il popolare anti-polio, contro la terribile poliomielite. Questi vaccini erano seguiti da "richiami", ovvero, puntate seguenti ogni tanto tempo allo scopo di rafforzare le difese organiche contro i temibili morbi. Ebbene, le ondate vaccinatòrie sono durate non anni, decenni, alla fine delle quali, malattie come il vaiolo e la difterite sono scomparse dalla lista nera delle calamità sanitarie mondiali. Ripeto: anni! E noi pensiamo davvero che una campagna vaccinatoria, seppur globale contro il Covid, debelli il virus come farebbe la bacchetta magica di un mago, in poco tempo? Se lo pensiamo siamo degli illusi. Il Covid incomberà su di noi per un bel po'. 


E ancora: siamo sicuri che, in caso positivo, alla fine tutto torni come prima della pandemia? Se sì, siamo ulteriormente illusi. 

L' episodio ci ha segnato in modo indelebile; ci ha indotto pian piano a cambiare abitudini, atteggiamenti e comportamenti verso la vita e il nostro prossimo.

I cambiamenti sono stati in meglio? Non è scontato. Il maggior isolamento e i forzati ridotti contatti coi nostri simili sembra ci abbiano in qualche modo inaridito. Non siamo più tanto disponibili come prima. 

Qualcuno vuole che sia così?


Qualcuno sta manovrando per separarci, tenerci lontani perché? Per manipolarci meglio?

I complottisti vanno a nozze con questa teoria e, forse, non è poi del tutto bizzarra e sbagliata. Presi da soli siamo più vulnerabili e sensibili a vari messaggi mirati. Il proverbio: l' unione fa la forza non è solo un motto, è una verità. Se sì coalizza, la massa può essere un'arma letale contro chi vuole maneggiarla e piegarla ad una qualsiasi volontà malvagia. Il guaio è che la massa appare inerte, quasi rassegnata ad un triste destino pecoresco.


O è soltanto un' impressione? Perché se è soltanto un'impressione; se la massa sta preparando qualcosa, l'esplosione del Vesuvio sarà nulla confronto la reazione della gente arci-stufa di essere manipolata e canzonata. Malgrado esiti, talvolta deludenti, la Storia insegna che quando certi livelli di tolleranza verso situazioni sgradevoli sono superati, i popoli si fanno sentire e sono guai per chi ha esagerato nell'imporre quelle situazioni.